Sono un umanista. Giustifico così la mia ignoranza nel mondo scientifico. Mi salva la matematica, ma fisica, chimica, biologia, astronomia sono tematiche a me sconosciute. La mia collega biologa mi ripete sempre che la fisica è ciò che si muove, la biologia è verde e la chimica puzza. Ho uno zoccolo duro che mi consente di non credere ai terrapiattisti, ma temo derivi più da reminiscenze storico-geografiche. Già sul clima mi perdo e non riesco a dare una risposta scientifica a Trump che nega il surriscaldamento globale davanti ad un maggio piovoso. Che non ci siano più le mezze stagioni, però è una grande verità. Ho smesso di mettere lo zucchero nel caffè per motivi biologici, ma ricordo bene quel principio chimico della soluzione satura che diceva che dopo 4 cucchiaini di zucchero è inutile che continui a versarlo nella tazzina, tanto più dolce di così non diventa. Privilegio la chimica alla biologia quando devo assumere farmaci, data la bassa soglia di tolleranza al dolore, ma faccio fatica a capire come un antidolorifico preso per bocca possa farti passare il male alla spalla. Ho sfidato la fisica quando ho cercato di rimettermi il vestito del matrimonio e mi sono ricordato che sono i liquidi e non i solidi ad adattarsi al contenitore. So che l’acqua bolle a 100 gradi e a zero diventa ghiaccio, ma non c’è mai versi di capire quando nevica. E so anche che Lavoisier diceva che nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, o almeno così ce lo riportava il mitico Rocco Verì, mio docente di scienze al liceo. Ma non tutto quello che si rompe si può riparare.
Mi ricordo la tavola degli elementi che è un po’ lo specchio della società, divisa tra gas nobili e il solito stronzio. Questo metallo prende il nome dalle miniere di Strontian, in Scozia, dove è stato scoperto: per sottolineare il fatto che se nasci dalla parte sbagliata del mondo la vita è in salita. La cosa bella è che quello naturale non fa male, ma può essere radioattivo, specie dopo una cena al messicano o al cinese, e non ci crederete mai ma, è stato scoperto grazie al saggio alla fiamma che per eseguirlo basta possedere un paio di jeans stretti e un accendino.
Ti mancano le basi direte voi, ma anche sugli acidi non sono messo meglio. Anche se il tasso di acidità è inversamente proporzionale al numero di giorni di astinenza sessuale, ma qui si entra nella statistica, altra materia che non mi appartiene.
So che H2O è bene e CO2 un po’ meno, che chimico a volte va di pari passo con cancerogeno e che legionella, anche se straniera, non è un modo per ripartire con la propria vita. Parafrasando un film a cui sono molto legato, ci sono cose che non reagiscono molto bene alla chimica e alla biologia, io ad esempio. Ci sono emissioni, scarichi industriali, acque, rifiuti, alimenti, superfici, materiali, terreni che vanno tenuti sotto controllo, periodicamente campionati, analizzati e refertati. E se il referto è negativo ne dobbiamo tenere conto. Perché la chimica e la biologia sono insidiose, non si percepiscono tanto e si insinuano, spesso anche lentamente negli anni e distruggono vite, ambienti, ecosistemi.
Perché a volte possiamo mettere in dubbio che la scienza sia esatta, ma i comportamenti sbagliati, quelli sì che sono facili da individuare e da correggere.
Grande Lapo, sei il mio non-scienziato preferito!:)))