Ci siamo: Equinozio di primavera e ora legale.
Le lancette si portano avanti di 1 ora la luce esterna, la temperatura cambia e qualche volta anche l’umore. La primavera è così, quando arriva porta con sé una serie di stravolgimenti che finiscono per influenzare molti aspetti della nostra quotidianità, primo tra tutti il sonno.
Il sonno è importante per il nostro benessere e spesso sottovalutiamo gli effetti della stanchezza; basti pensare che un infortunio professionale su cinque è dovuto a disturbi del sonno.
Le conseguenze della mancanza di sonno sono note a tutti: ci sentiamo stanchi, deconcentrati, appannati e irritabili. Dormire poco ha gli stessi effetti dell’alcool. Chi è stanco commette spesso errori ed è esposto a un rischio di infortunio due volte più elevato, sia sul lavoro che nel tempo libero. I lavoratori non devono presentarsi stanchi per non mettere in pericolo se stessi o gli altri. Seguire abitudini corrette favorisce un riposo ottimale e rigenerante.
Ecco alcuni «consigli della nonna» per dormire bene
- Spegnere il cellulare prima di coricarsi
- Fare movimento all’aperto
- Occhio all’alimentazione
- Rituale prima di coricarsi
Il più delle volte basta poco per dormire meglio: circa l’80 per cento dei disturbi del sonno si può risolvere seguendo i «consigli della nonna». I casi più gravi, tuttavia, devono essere curati adeguatamente poiché spesso nascondono altri problemi, come disagi psichici, sovraccarico di lavoro e burnout. Oggi la scienza riesce a diagnosticare ben 88 differenti disturbi del sonno, che provocano esaurimento psico-fisico.
Se i consigli della nonna non funzionano, affidatevi ad esperti affinche’ si ritorni al proverbiale ‘dolce dormire”.
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