Marinare la scuola per l’ambiente sa tanto di scusa malamente improvvisata. Come l’incidente che mi ha fatto ritardare o nonni e parenti lontani morti e risorti più volte per giustificare la mia impreparazione a compiti ed interrogazioni.
Legare una causa così nobile ad un bieco ed utilitaristico tornaconto personale è da persone meschine. Eppure c’è una ragazzina svedese che tutti i venerdì si piazza davanti al parlamento locale con un cartello con scritto sopra: Forca per il clima. Di venerdì, come gli scioperi da noi. Lo farà per andarsene al mare! In Svezia? Ma dai. Lo fa perché ci crede davvero. E sta lì. Per 38 settimane! Con una scritta che potrebbe essere il nome di un mobile Ikea. E come un mobile Ikea non ha istruzioni. Neanche l’omino che ride e che fa sembrare tutto facile. Niente istruzioni, linguaggio incomprensibile (ai più) eppure capito da tutti. Sostenitori e detrattori. Condiviso da tanti, tantissimi. E non solo sui social, ma nei contenuti. Con un cartoncino bristol e un pennarello, Greta Thumberg a 16 anni ha smosso il mondo. Ha parlato davanti all’Onu, al Papa, ai principali parlamenti europei. Ha portato in piazza centinaia di migliaia di persone! A 16 anni!
Alla sua età io mi consideravo un leader a parlare ad un microfono ad un’assemblea di studenti per convincerli ad occupare la scuola contro l’ennesima riforma dell’istruzione. E pensavo di essere una celebrità quando su un trafiletto in sesta pagina di un giornaletto locale di secondo ordine venivo citato. Certo non c’era Instagram. Non c’era neanche internet a dire il vero (almeno ad uso comune). Ma allora (e un po’ ancora adesso) ero convinto che avrei cambiato il mondo e non sarei mai stato un conformista imborghesito che avrebbe pensato solo al suo orticello. Nasci incendiario muori pompiere, e oggi questa ragazzina me lo ricorda, rinfacciandomi che ad un certo punto mi sono seduto e ho pensato ai figli, al mutuo, ad un lavoro, ad una tv più grande, un’auto Diesel, feste con i piatti di plastica, raccolta differenziata, ma non sempre.
E la deridono, la strumentalizzano, la banalizzano, la sovraespongono. La accusano che sia tutto studiato per vendere il suo libro (che parla di ambiente). A 16 anni… dai regge più la versione che faccia forca per andarsene al mare. La verità è che Greta sta dando una lezione di vita a tutti noi. Sull’ambiente e su come si dovrebbe stare al mondo. Non occorre fare grandi battaglie, ma essere un po’ meno egoisti quello si. Oggi si consuma tutto così velocemente, e l’adolescente svedese che lotta per porre attenzione sui cambiamenti climatici potrebbe essere una meteora che si esaurisce immantinente. Ma a me piace, mi da’ speranza, mi incentiva e mi piace fare paragoni azzardati mettendola accanto ai grandi comunicatori del ‘900. Quelli che hanno lottato contro alcune tra le ingiustizie, alcune ancora non proprio debellate: Martin Luther King, Gandhi, Mandela.
L’ambiente è un ideale nobile, uno dei temi più impellenti oggi. E in questa realtà consumistica abbiamo bisogno di ideali e di eroi. Ce ne renderemo conto forse più avanti che Greta è un idolo e sapremo di aver avuto ragione quando inizieremo a vendere magliette e bandiere con il suo volto!
Skolstrejk for klimatet!
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