La parola SICUREZZA è un ossimoro perché nasconde nel significato stesso del suo termine la contraddizione di sé.
Chi ha SICUREZZA infatti ostenta fiducia in se stesso e in quello che fa; una SICUREZZA è di per sé un convincimento delle proprie ragioni, significa persuasione; avere SICUREZZA è avere una certezza. SICUREZZA è tranquillità.
Non solo, chi ha SICUREZZA denota bravura, una certa abilità, dimostra capacità, possiede competenza; SICUREZZA è sinonimo di esperienza, frutto di un’elevata pratica; SICUREZZA è padronanza, maestria, perizia nello svolgere una particolare attività, un determinato lavoro.
La SICUREZZA è una garanzia, chi è sicuro è attendibile, la SICUREZZA offre assicurazione e se un oggetto è sicuro, è affidabile.
Ognuno si preoccupa della propria SICUREZZA intesa come difesa, protezione di sé, dei nostri affetti, delle nostre cose. La SICUREZZA è un riparo; chi offre SICUREZZA offre tutela e salvaguardia. La SICUREZZA è la mia incolumità.
Ma è proprio quando ostento fiducia, quando sono convinto delle mie idee, quando sono tranquillo, perché magari ho una certa padronanza, sono abile ed esperto, quando mi sento affidabile e penso di essere al riparo, è proprio in questi momenti che abbasso le mie difese e rischio di farmi male. Insomma è quando mi sento sicuro che sono in pericolo.
Ecco perché continuano ad esserci così tanti infortuni e così tante morti bianche. Facciamo corsi sulla SICUREZZA, capite? Corsi su qualcosa che invece di proteggerci aumenta i nostri rischi.
Non è che parlare di PREVENZIONE migliori le cose. PREVENZIONE è pregiudizio, nasconde il dubbio; PREVENZIONE è sospetto. Come possiamo lavorare adottando misure di diffidenza? Non ci resta che la PROTEZIONE. Addio meritocrazia. La PROTEZIONE è un favoritismo, una raccomandazione. Dovremmo tutelare i nostri lavori con spinte e favoreggiamenti?
Ma se dalla sigla RSPP togliamo PREVENZIONE e PROTEZIONE cosa restano? SERVIZIO e RESPONSABILE. Con SERVIZIO la battuta viene facile, in genere si trova in fondo a destra; ma volendo il SERVIZIO può essere di piatti e bicchieri, o un articolo di giornale. Un SERVIZIO è un compito, un lavoro, se vezzeggiato anche piacevole. Ma non vedo come questo possa garantire la salute di un lavoratore.
E RESPONSABILE? RESPONSABILE è ciascuno di noi, delle proprie azioni e dei propri comportamenti. Perché è la nostra condotta errata che determina gli infortuni più o meno gravi. RESPONSABILE è chiunque faccia qualcosa per migliorare la situazione. Perché non ci sarà mai sicurezza se invece di giocare solo con le parole continueremo a giocare con la vita delle persone.
No Comment